A differenza di altri paesi come la Francia o il Belgio, in italia il fumetto non è considerato un’arte, ma non è questo il punto adesso.
Il punto è che ce n’è uno in particolare che secondo me dovrebbe essere fatto leggere in tutte le scuole, al pari del “Diario” di Anna Frank che fecero leggere a me.
“Maus” di Art Spiegelman
Il libro parla dell’Olocausto, rappresentando i personaggi come animali antropomorfi, gli ebrei sono topi (maus, in tedesco), i nazisti sono gatti, gli americani sono cani, ogni gruppo è rappresentato distintamente ma omogeneamente.
E la storia non è la rappresentazione sotto forma di fumetto di eventi lontani per Spiegelman, è il racconto della vita dei suoi stessi genitori, ebrei polacchi, dalle persecuzioni fino alla cattura e la deportazione nei campi di concentramento fino alla successiva liberazione ed agli eventi che seguirono.
E’ stato il primo fumetto ad essere insignito di uno Special Award del premio Pulitzer, il massimo riconoscimento giornalistico mondiale.