Sintomi

Non riesci più a leggere con la tivù accesa o la radio in sottofondo

Dici quello che pensi con sempre meno filtri

Ti disturba uscire lasciando il letto sfatto

Hai rimesso gli occhiali per guidare e guardare i film, ma li tieni su per parecchio altro tempo

Puoi cenare con un bicchiere di latte. O anche con una teglia di parmigiana

Le articolazioni delle anche e dei gomiti ti ricordano che esistono, quasi sempre in momenti poco opportuni

Dimentichi cose importanti

Dimentichi di dimenticare

Hai già pagato trent’anni di contributi. E comunque ce ne vorranno almeno altri quindici

Hai comprato due gonne lunghe fino alle caviglie

Discuti a tavola di politiche immigratorie, in evidente contrasto con un commensale che appena conosci

Dopo trentacinque anni di cerette, i peli sono animali fantastici e dove trovarli

Fai pratica con gli ospedali milanesi e il fascicolo sanitario elettonico

Hai comprato l’iPad nel 2012 ma deve ancora durare

Nessuno dei tuoi capelli è del colore originale

Uscendo dal bagno alle sette del mattino asciughi le gocce nel lavandino della cucina, prima ancora di vestirti

Il ferro da stiro è resident in camera, e stiri alla bisogna

Sai dire ti amo senza preoccuparti delle conseguenze, perché davvero delle conseguenze non ti importa più niente

Le date assumono una importanza relativa, ti ricordi il giorno ma confondi l’anno

Il vintage e l’usato diventano pre-loved

E un pre-loved è sempre, infinitamente, meglio di un nuovo di zecca mai amato da nessuno.

“Come As You Are” – Nirvana

16 pensieri su “Sintomi

  1. Sì ma l’entropia è un oggetto che ‘in un sistema chiuso e complesso le cose possono soltanto peggiorare’. Per cui, rallegrati 😁 e in ogni caso l’alternativa credo sia ben peggiore.

    Buona giornata 😇🤣

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  2. Il brano è un must, le considerazioni che fai, mutatis mutandis, sono quelle che conseguono il mezzo secolo di vita…
    dopo aver letto ciò che scrivi non sono più allegro… ma nemmeno più triste, sicuramente consapevole.

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  3. Ecco. Io e te non abbiamo mai parlato di politiche migratorie e la cosa un po’ mi disturba. La ceretta no, non l’avevo considerata, ma le articolazioni… ah! Quelle… Schiena flessa, gambe dritte, braccia tese, palmi a terra.

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    1. Da che ti conosco, credo che un buon 80% delle nostre conversazioni sia stato su un unico tema. Mi piacerebbe sapere che quell’argomento, se non archiviato, lo si possa considerare almeno superato.

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