Vipero – Ottoecinquanta

La macchina era in riserva perenne. Non frenava, quindi anche se la velocità massima era di poco superiore ai 90/100kmh, a quella velocità veniva affrontato qualunque percorso, che fosse il raccordo, la pontina o viale marconi (a fare i testacoda poi s’accendeva la spia dell’olio, perché questo sbatacchiava nella vaschetta separata e il sensore non leggeva più la quantità minima. Allora bisognava fermarsi ad attendere che l’olio riscendesse nella vaschetta).
Coi soliti 3 o 4 della classe, durante i giorni di sega, si andava in giro. Essenzialmente a casa mia al mare. Loro sempre pieni di donne, io che sognavo le moto da cross e mi domandavo perché nessuna mi cagasse.

Una volta, da militare, decido di andare a trovare gli zii in Romagna, per far vedere loro quanto fossi figo in divisa. Visto che c’era anche mio padre lassù, in visita parenti, prendo un 36 (permesso, 36 ore) e parto. Verso Todi la ciccia comincia a singhiozzare, fino a fermarsi completamente. Mi ricordo, percorrendo quella strada da tempo immemore (sempre con la stessa auto) che ogni volta passavamo da Todi papà diceva “lì in quella stazione di Polizia c’è un mio ex collega. prima o poi devo andarlo a trovare”. Botta di sedere, sono fermo praticamente a 100 metri da quella stazione.

Sono le 9 di sera, mi accoglie un tizio sospettoso (sono in divisa, che sospetti vuoi avere, nel 1988?). Chiedo di poter telefonare, sono in panne, magari lei conosce mio padre? Sa, era in polizia anche lui. Macché. Mi concede di chiamare, lasciare il numero e far richiamare, che mica è una cabina telefonica. Dall’altro capo, in Romagna, mio papà mi fa “chiedi se c’è E.P. in servizio, lui era con me a Ferrara, eravamo compagni di branda”.

Scusi, conosce tale P.? Eccerto, so’ io. Allora le passo uno che la conosce.
Da lì in poi baci e abbracci. M’ha portato a cena, a bere, a conoscere tutte le pattuglie in giro, a fare due corse in macchina a sirene spiegate. Tutto mentre aspettavamo papà e zii in arrivo dalla Romagna. Quando si sono incontrati, sembrava una scena da via col vento.
Ho quasi dubitato, ma fossero gay ‘sti due?
(in realtà pensai froci, gay non si diceva molto, all’epoca).

“Road To Nowhere” – Nouvelle Vague

21 pensieri su “Vipero – Ottoecinquanta

  1. piano a parlar male degli uomini eh! e comunque si prende poco l’iniziativa perchè voi donne siete spesso imperscrutabili… se ti butti sei un tipaccio, se ti freni sei una mammola… facile no?

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