Che tu sia per me il coltello

Un reblog lo merita tutto.

Edit: Su richiesta di Max, ci aggiungo anche una foto. Praticamente incomprensibile, lo so.
Ma a me piace. 

 

Disintegrazioni

“Ho divorato il tuo viso quella sera. Ti ho visto forse per cinque minuti, ma quei cinque, lunghi minuti, ti hanno impressa in me, e già ti conosco a memoria.”

(David Grossman)

View original post

20 pensieri su “Che tu sia per me il coltello

  1. “Sarei felice di poter dire a me stesso “con lei ho stillato verità”. Si è questo quello che voglio. Voglio che tu sia per me il coltello, e anch’io lo sarò per te, prometto. Un coltello affilato ma misericordioso- parola tua. Non ricordavo nemmeno che fosse lecita. Un suono così levigato e ovattato. Una parola senza pelle (se la si ripete più volte a voce alta ci si può sentire come terra riarsa, e non è facile il momento in cui l’acqua s’infiltra tra le crepe).”

    Utopia?

    Piace a 1 persona

  2. Mi piaceva titolo, così lo comprai. Senza neppure “curiosarci ” dentro, come invece è mia abitudine.
    Non sono riuscita a finirlo, nonostante avesse dei passi interessanti, spesso poetici…e spesso così carnali …
    Ne leggevo poche pagine per volta perché c’era qualcosa che in fondo mi sconvolgeva ogni volta. A metà circa, forse un poco meno, l’ho chiuso e abbandonato . Stavo male a leggerlo, ne ero costantemente turbata.
    Dovrei riprenderlo ora, a distanza di anni e capire cos’era… E vedere se mi fa ancora lo stesso effetto..
    Visto che me lo hai rammentato, credo che lo farò …

    Piace a 1 persona

Lascia un commento