Time machine

Indietro nello spazio e nel tempo. Qui.

“Vor í Vaglaskógi” – Kaleo

30 pensieri su “Time machine

    1. Per me è il fermo immagine di un momento felice, in quello spazio, in quel tempo. Strane cose che succedono. Trovarsi davanti a una cascata di tale portata nel momento in cui si è improvvisamente e inaspettatamente inondati da un analogo quantitativo di emozioni. Niente è per caso. Come l’uomo inquadrato, ci si sente piccoli piccoli ma non si può fare a meno di andare verso la cascata. E’ l’altra storia da raccontare.

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    1. Grazie a te. Sono islandesi e li ho conosciuti proprio lì, in Islanda.
      Quando ascolto questo pezzo, chiudo gli occhi e mi passano davanti le immagini di quella settimana. Sembra quasi di essere ancora lì. Vorrei essere ancora lì.

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    1. L’islanda è l’espressione della forza della natura e insieme la rappresentazione dell’animo umano. E’ un continuo contrasto, un alternarsi di caldo e freddo, verde e nero, vulcani e ghiacciai, geyser e iceberg, prati sconfinati e terre brulle, distese di muschio e colline rocciose.
      Ogni volta che un paesaggio si trasforma in un altro, è a perdita d’occhio, non se ne vede il confine. E l’acqua come anello di congiunzione, cascate, fiumi, e l’oceano tutto intorno che scolpisce le coste.
      Ti guardi intorno intimorito, perché non c’è nessun altro e non vorresti lasciare segni del tuo passaggio, neanche l’impronta del piede tanto il paesaggio è intatto, perché le persone qui sono davvero poche, e concentrate tra la capitale e i luoghi più famosi. E se ti lasci guidare al di fuori dei classici percorsi turistici, torni a casa con qualcosa in più nel cuore che non scorderai mai.

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  1. ma che andate tutti in Islanda??? Sei già il secondo/a di cui vedo foto bellissime. Ma mi chiedo: pur essendo paesaggisticamente splendida, ci stanno tre gatti che chiacchierano in una lingua che la capisce solo gli islandesi. Perché? Cos’è che non va? Ci sarà forse parecchio ghiaccio? I panini sono sempre troppo duri per il freddo? Le auto riescono solo a entrare in moto dalle 12,00 alle 12,30 quando la temperatura è meno rigida? Le cascate in foto sono stalattiti dure come il marmo e non acqua cadente?

    Ci sono domande che per me non hanno risposta…

    🙂

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    1. Dubbi atroci, quasi come quelli di Zap & Ida. Riuscirai a dormire stanotte?
      Però forse le hai azzeccate tutte, io ci sono stata d’estate in una stagione idilliaca col sole a mezzanotte e gli iceberg galleggianti… ma l’inverno me lo immagino proprio come hai ipotizzato te, una bella distesa di ghiaccio, e per giunta con pochissimo sole… ti saprò ridire
      P.S.: una nota di colore… gli islandesi saranno anche pochi gatti, ma molto prolifici.. la mia guida a 45 anni ha già 5 figli e diversi nipoti… qualcosa dovranno pur fare per passare il tempo nelle lunghe notti invernali 😉

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        1. Mi faccio sempre la stessa domanda anche io, e infatti come dicevo poco fa in risposta ad un altro commento, la prossima avventura potrebbe essere tutt’altra cosa, la Transiberiana.
          Però in Islanda ci tornerò prima o poi, perché in giugno c’è il sole a mezzanotte e il paesaggio così come lo hai visto anche te. D’inverno, poche ore di luce, ghiaccio quasi ovunque e soprattutto l’aurora boreale. Sarà come vedere un posto nuovo e mai visto..

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          1. Wow, la Transiberiana mi aveva appassionato un paio di anni fa. Avevo raccolto tante informazioni e chissà che un giorno…
            In effetti vedresti un’altra Islanda e io stesso, andando a fine agosto, non ho potuto vedere tutto. Ma questo forse accade con qualsiasi luogo. Di certo non smetterei mai di viaggiare.

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